Guida comparativa all’etichettatura ambientale
Sul mercato c’è un eccesso di etichettature e simboli ambientali e, come consumatori, a volte abbiamo difficoltà a capire e interpretare queste informazioni riportate sui contenitori dei prodotti e sulle schede tecniche.
Questa sezione si propone di fornire criteri tecnici oggettivi che serviranno da guida per comprendere la legislazione ambientale attualmente in vigore, che si riflette sul mercato sotto forma di timbri e certificati. Di seguito, abbiamo fornito una tabella comparativa dei diversi tipi di etichetta e delle loro principali differenze:
TIPO DI ETICHETTA I: ECOLABELS
Questo tipo di etichetta indica che un prodotto o un servizio è conforme a determinati requisiti ambientali predefiniti, concordati da enti riconosciuti e disponibili al pubblico.
Caratteristiche principali:
– Regolato dalla norma ISO 14024
– Misurano l’intero ciclo di vita del prodotto o servizio: progettazione, produzione, distribuzione, utilizzo e smaltimento finale.
– Sono verificati e certificati da enti esterni.
– Richiedono il rispetto di tutti i requisiti per ottenere il certificato.
– Certificano solo i “migliori della classe”. Il 10% dei prodotti più rispettosi dell’ambiente.
– Alto livello di credibilità
TIPO DI ETICHETTA II: AUTODICHIARAZIONE AMBIENTALE
Sono etichette create dai produttori. I produttori definiscono i propri criteri ambientali, e la conformità ad essi viene mostrata in forma di simboli o grafici.
Caratteristiche principali:
– Misurano qualsiasi tipo di dato ambientale che il produttore vuole mostrare.
– Non stabiliscono criteri minimi da rispettare.
– Sono verificati e certificati dal produttore stesso.
– Livello di credibilità variabile.
– Molti marchi ecologici sono solo dichiarazioni pubblicitarie prive di basi reali.
TIPO DI ETICHETTA III: DICHIARAZIONE AMBIENTALE SUL PRODOTTO
Le dichiarazioni ambientali offrono informazioni quantificate sull’impatto di un prodotto sull’ambiente, attraverso un’analisi del suo intero ciclo di vita.
Caratteristiche principali:
– Regolato dalla norma ISO 14025
– Analizzano il ciclo di vita del prodotto (LCA), dal momento dell’estrazione delle materie prime alla fine della sua vita utile.
– Si basano su regole di categoria di prodotto chiamate PCR, che fungono da standard tecnico.
– Non stabiliscono criteri minimi da rispettare.
– Sono verificati e certificati da enti esterni.
– I certificati potrebbero essere registrati presso organismi ufficiali come Environdeco l’IBU (Institut Bauen und Umwelt e.V).
– Alto livello di credibilità
– I sistemi di certificazione della sostenibilità degli edifici (LEED, BREEAM, WELL, ecc.) valutano la presenza di prodotti verificati con EPD.
SOTTOTIPO DI ETICHETTA I: ECOLABELS
Si tratta di etichette che attestano la conformità di un prodotto o servizio a determinati requisiti ambientali predefiniti, concordati da enti privati e ONG.
Caratteristiche principali:
– Non governate da alcun regolamento.
– Non analizzano l’intero ciclo di vita, ma solo una fase specifica Si concentrano soltanto su una caratteristica del prodotto.
– Sono verificati e certificati da enti esterni.
– Richiedono il rispetto di tutti i requisiti per ottenere il certificato.
– Il loro obiettivo è raggiungere un ampio numero di prodotti, il che consente un miglioramento ambientale a livello di settore.
– Alto livello di credibilità